Spiritualità

LETTERA AL PELLEGRINO

del Rettore Don Enzo Chiodo

L'eremo-Santuario: casa di misericordia

Carissimi pellegrini e turisti,

nel darvi il benvenuto vi invito a varcare con fede la soglia della porta del nostro santuario per vivere l’anno della Misericordia. Esso è “casa di misericordia” in cui abita la Grazia, Gesù Cristo offerto gratuitamente da Dio “ricco di misericordia” per la mediazione di Maria nostra madre. Accogliere l’invito di Dio a lasciarci riconciliare con Lui ci spinge a riconoscerci peccatori e bisognosi di perdono.

La Vergine Maria, che ha accolto la Divina misericordia, ci introduce a Cristo in una relazione nuova con Dio, con i fratelli e con il creato. E’ Lei la Donna nuova che sa cogliere le novità di Dio e ci indica di fare quello che Gesù ci dice. Egli che è venuto incontro a tutti nella sua misericordia, ci fa prendere coscienza che l’uomo quando si slega da Dio si sporca e si corrompe perdendo la sua bellezza originaria. Dio distingue il peccato, che sempre condanna, dal peccatore ridando la possibilità a tutti di compiere con speranza il cammino di purificazione, di conversione e di ritorno a Lui per sperimentare il suo abbraccio di Padre.

È questo il senso del pellegrinaggio durante il giubileo: noi andiamo verso di Lui e Lui ci viene incontro anticipandoci, come per il figliol prodigo. Non lasciamo passare invano questo tempo di grazia.

L’annuncio di Maria nella preghiera del Magnificat : “di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono”, ci dia coraggio e forza nel fare esperienza della compassione di Dio. Nel suo santo timore possiamo essere felici come Gesù

Un segno dell’amore di Dio lo possiamo leggere con gli occhi della fede nella presenza di Suor Chiara Gloria, che vivrà un esperienza di eremitaggio nel nostro santuario. Un dono di Dio che ci ricorda come Monte Stella, sin dal IX secolo ha accolto diverse presenze monastiche dedite all’accoglienza, alla preghiera e alla custodia del luogo sacro.

L’eremita è una persona tutta dedita al servizio di Dio nell’accoglienza dei fratelli. Ogni pellegrino avrà la possibilità nei tempi previsti di essere accolto e di essere aiutato a pregare per riscoprire la via della Luce: Gesù Cristo nostro Signore e Maestro. Un dono proprio in quest’anno in cui il Santo Padre ci invita a praticare le opere di misericordia spirituale e corporale. Accogliere i pellegrini che vogliono fare tesoro della presenza di Gesù e della Madonna nella sua Chiesa, in vista di una conversione personale, spirituale e sociale è compito di tutti e in particolare dell’eremita. La visita- pellegrinaggio allora diventerà significativa per la vita e produrrà frutti di pace. Accogliendo Cristo nostra Pace vivremo la pace nelle nostre famiglie e nella società.

L’incontro con Gesù attraverso la mediazione di Maria, Madre di Misericordia, in questo santuario possa concederci il dono della conversione. L’affresco centrale della grotta che raffigura la Comunione-conversione di S. Maria Egiziaca, grazie alla testimonianza di S. Zosimo, ci dia speranza e certezza che Dio è Padre e ci accoglie sotto il suo manto di misericordia se torniamo a Lui con tutto il cuore e camminiamo nelle sue vie. L’affresco della SS. Trinità, o Trono di Pietà, ci ricordi quanto Dio abbia amato il mondo “da consegnare il suo Figlio Unigenito perchè chiunque crede in Lui abbia la vita eterna”.

Auguro a tutti perciò di vivere questo tempo estivo vincendo la noia e l’abbandono spirituale in cui cadiamo per le tante distrazioni della vita quotidiana. Spesso ci diciamo cristiani ma non viviamo secondo il “pensiero di Cristo” e della Chiesa. Viviamo una “doppia vita”, quella delle occasioni religiose(funerali,matrimoni o battesimi, pellegrinaggi), e quella ordinaria fatta di non percezione della presenza di Dio, senza una vera adesione a Cristo e alla Chiesa nel quotidiano. Le opere di misericordia sono l’esercizio concreto per imparare a vivere l’amore ricevuto da Dio ogni giorno e lasciarsi curare da Dio.

Interceda la Madonna di Monte Stella e ci renda candidi come Lei, poveri come Lei, capaci di Magnificare Dio con la nostra vita perchè eterna è la sua misericordia.

D. Enzo Chiodo